venerdì 27 febbraio 2009

Durissimo attacco del governo allo sciopero

All'interno di una comune crisi economica l'Italia, rispetto agli altri paesi, si distingue per essere il paese che non ha progettato reali misure a sostegno del reddito ma che in compenso ha attaccato il diritto di sciopero. Attacco che oggi si chiama "armonizzazione del diritto di sciopero con quelli dei cittadini". Parola di Gianfranco Fini che oggi ha chiesto con forza una maggiore "armonizzazione".

(red) 26 febbraio 2009

Link: Sciopero virtuale, le reazioni del mondo del lavoro

Il centro-destra adesso tenta di smatellare uno dei diritti civili più importanti, quello di sciopero

divieto_pugno.gifSono state definite nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici. Le proposte dovrebbero essere discusse dal Consiglio dei ministri venerdì.

Presto potrebbe essere impossibile scioperare in Italia. Secondo indiscrezioni di stampa, che però confermano alcune informazioni circolate nei giorni scorsi, per proclamare l’astensione dal’attività diventerebbe obbligatorio un referendum consultivo preventivo, a meno che i promotori non siano organizzazioni sindacali in grado di rappresentare il 50 per cento dei lavoratori.

Per i servizi pubblici diventerebbe reale quello che fino a poche settimane fa sembrava uno scherzo: lo sciopero virtuale. Nella bozza si legge: “Previsione dell’istituto dello sciopero virtuale che potrà essere reso obbligatorio per determinate categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale”.

Sempre ne docunmento in cirsolazione è scritto: “Previsione della necessità di proclamazione dello sciopero da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate di un grado di rappresentatività superiore al 50 per cento dei lavoratori e della dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore almeno con riferimento a servizi o attivita’ di particolare rilevanza”.

Secondo il disegno di legge del centro-destra ‘per la regolamentazione saranno previste “adeguate procedure per un congruo anticipo della revoca dello sciopero al fine di eliminare i danni causati dall’effetto annuncio e di una più efficiente disciplina delle procedure di raffreddamento e conciliazione attenta alle specificità dei singoli settori”.

Le nuove disposizioni potrebbero prevedere una “semplificazione delle regole relative agli intervalli minimi tra una proclamazione e la successiva anche in funzione del grado di rappresentatività dei soggetti proclamanti, nonchè di una revisione delle regole sulla concomitanza di scioperi che incidano sullo stesso bacino di utenza”.

La nuova legge dovrebbe permettere al governo di “rivedere e aggiornare il regime sanzionatorio, per tutti i servizi pubblici essenziali, nel caso di violazione delle regole sul conflitto da parte dei promotori del conflitto, delle aziende che tengono comportamenti sleali e dei singoli lavoratori con specifico riferimento al fenomeno degli scioperi spontanei e sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi”.

La riscossione delle sanzioni individuali sarebbe affidata a Equitalia. La nuova normativa darà vita ad una ‘Commissione per le relazioni di lavoro’, che avrebbe il compito di “verificare l’incidenza e l’effettivo grado di partecipazione agli scioperi anche al fine di fornire al Governo, alle parti sociali e agli utenti dei servizi pubblici essenziali un periodico monitoraggio sull’andamento dei conflitti, sul loro reale impatto sui servizi essenziali e, in questa prospettiva, sulla rappresentatività degli attori sociali tale da garantire trasparenza e simmetria informativa nelle relazioni industriali”.

Nella bozza governatva si legge che la Commissione valuterà il grado di rappresentatività delle organizzazioni che proclamano lo sciopero e per farlo “utilizzerà là dove presenti, indici e criteri elaboratori dalle parti sociali ivi compresa la certificazione all’Inps dei dati di iscrizione sindacale”.

La Commissione per le relazioni di lavoro, si legge ancora nella bozza, “è composta da un numero massimo di cinque membri scelti, su designazione dei Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, tra esperti di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica”.

Per l’esercizio delle proprie funzioni la Commissione per le relazioni di lavoro “si avvale, oltre che del personale oggi in capo alla Commissione di Garanzia della attuazione della legge di regolamentazione del diritto di sciopero, delle strutture centrali e periferiche del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali”.

Considerando la quasi inesistenza di un’opposizione parlamentare e la rottura dell’unità sindacale il ddl governativo si configura senza ombra di dubbio come il più violento e pericoloso attacco alle libertà democratiche dalla fondazione della Repubblica. In dichiarazion possibiliste Cisl ed Ugl già si dichiarano disponibili ad una regolamentazione nei servizi pubblici. La Uil, dichiarandosi contraria al tetto del 50 per cento di rappresentatività “esprime interesse” verso lo sciopero virtuale “purchè siano effettive le quantificazioni delle penali a carico delle imprese”.

La libertà di sciopero è prima di tutto un diritto che deve essere a disposizione delle minoranze e l’idea stessa di un’autorizzazione solo per chi possegga un’alta rappresentatività è una ferita mortale alla democrazia.

Dopo anni di permanente informazione distorta sui ‘danni’ e ‘disagi’ prodotti dagli scioperi, finalmente un governo ormai avviato su una china reazionaria, non neoconservatrice, sta riuscendo a scardinare il più importante degli strumenti di lotta a disposizione dei lavoratori.

Il segretario di Rifondazione comunista, Paolo ferrero ha detto: ”Le nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici (sciopero virtuale per i servizi essenziali, obbligatorio un referendum consultivo preventivo) sono gravissime e inaccettabili. Si vuole portare così a compimento l’attacco al lavoro e alla democrazia alla base dell’accordo separato sulla contrattazione, si vuole distruggere l’autonomia del sindacato e la possibilità che questo ha di organizzare i lavoratori”.

Ferrero, ha aggiunto: ”Queste norme raffigurano un vero tentativo, da parte del governo, di controriforma costituzionale, che viola il principio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione e la libertà dei cittadini. Contro provvedimenti di tal genere invitiamo tutti i sindacati alla lotta. Come Rifondazione comunista siamo pronti sin da subito alle barricate contro un provvedimento simile”.

Gianni Pagliarini, responsabile lavoro del Pdci, da parte sua ha sostenuto: “Dopo l’accordo sulla riforma del modello contrattuale, che punta mettere in un angolo la Cgil e a cancellare il diritto al contratto nazionale, Berlusconi e soci vogliono chiudere il cerchio scagliandosi contro il diritto alla protesta di chi non abbassa la testa. Non è più tempo di manganello e olio di ricino, o così almeno vogliamo sperare: ma di certo quanto sta accadendo in Italia è indecente per un Paese che si proclama democratico”.

Come sempre ormai è sconcertante la reazione del Partito democratico. Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, ha dichiarato: “Il governo dovrebbe, su temi così delicati e su diritti sanciti dalla Costituzione, adottare il metodo della concertazione convocando a un tavolo le organizzazioni sindacali, e non quello dell’imposizione legislativa lesiva dell’autonomia delle parti sociali”.

Per il parlamentare democratico il suo partito è interessato “a trovare il giusto equilibrio tra il diritto dei lavoratori allo sciopero e quello dei cittadini alla mobilità. Vogliamo ricordare che in proposito esiste già una legislazione che, naturalmente, può essere migliorata per affrontare le situazioni di particolare conflittualità e disagio. In questo momento sarebbe opportuno assumere una priorità: quella di definire i criteri della rappresentatività sindacale attraverso il censimento del numero degli iscritti e quello dei voti conseguiti nelle elezioni delle Rsu, assieme alla fissazione di una soglia minima del 5 per cento. Questi contenuti, sui quali si registra una significativa convergenza tra le organizzazioni sindacali, se fossero frutto di un accordo potrebbero essere successivamente recepiti da un’apposita legislazione di sostegno. In questo modo si semplificherebbe il sistema delle relazioni sindacali e della rappresentanza e si andrebbe nella direzione della diminuzione del conflitto”.

Damiano ha quindi concluso: ”A partire da questa priorità si potrebbero adottare nuove misure circoscritte al solo settore dei trasporti. Ad esempio, l’adozione del referendum tra i lavoratori per indire lo sciopero, potrebbe costituire uno strumento aggiuntivo all’attuale legislazione. Mentre non sarebbe accettabile ricorrere alla dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero da parte del singolo lavoratore”.

La cultura politica del Pd sembra ormai del tutto estranea alla comprensione dell’importanza dei diritti civili dei cittadini. Una stavagante visione della ‘concertazione’ spinge il partito ad una visione ‘efficientista’ o ‘tecnocratica’ dei problemi. Il Pd ormai non coglie la sostanza delle scelte governative e non vede le mutazioni profonde che il centro-destra sta imponendo alla democrazia italiana.

A testimoniare l’uscita progressiva del Partito democratico dall’alveo della sinistra italiana, anche le parole di un altro esponente della confusa, ma ancora esistente ‘gauche’ italiana, Claudio Fava. Il segretario di Sinistra Democratica ha detto: ”Il governo getta la maschera e indica una scorciatoia autoritaria per ridurre i diritti dei lavoratori, a cominciare dal diritto di sciopero. Su questa aggressione prevista e teorizzata già con la firma separata sulla riforma dei contratti, se esiste un’opposizione degna di questa responsabilità, è tempo che faccia sentire la propria voce. Qui e ora. Vale per la sinistra, ma vale anche per Di Pietro e per Franceschini. Su questo passaggio - conclude il segretario di Sinistra Democratica - il silenzio del Pd e dell’Idv sarebbe, oltre che incomprensibile, offensivo per le ragioni e per i diritti di milioni di lavoratori”.

tratto da www.inviatospeciale.com

25 febbraio 2009

Rar Password Cracker - trova password di file rar

Gli archivi rar possono essere protetti da una password. A volte capita di dimenticare la password e arriva il problema su come fare.

Rar Password Cracker forza il file rar con migliaia di combinazioni alla ricerca della password corretta.

Link: http://rapidshare.com/files/112269563/Simple_RarPassFinder_v0.03.2.rar

Via: http://www.ghacks.net/2009/02/16/rar-password-cracker/

Stampare facilmente copertine DVD e CD

undercoverxp

UnderCoverXP è un programma che permette di stampare in modo semplice ed intuitivo le copertine per CD e DVD. Il software riesce a capire se l’immagine inserita è più grande delle dimensioni standard (del CD o DVD) e in caso positivo la scala automaticamente. UnderCoverXP supporta le estensioni più comuni: JPEG, GIF, PNG e BMP. Un ottimo software che svolge bene il lavoro descritto. Il software funziona anche su Windows Vista.

Come convertire i documenti .docx in .doc

Per aprire e lavorare sul documento .docx che ti hanno mandato con Microsoft Office Word 2003, l’unica cosa da fare è convertirlo in formato .doc. Puoi farlo gratuitamente con il servizio on-line Zamzar.

Collegati sul sito Internet di Zamzar e fai click sul pulsante Sfoglia… nella sezione Step 1. Nella finestra che si apre, fai click sul documento .docx che intendi convertire in un documento .doc e fai click sul pulsante Apri. Seleziona a questo punto nel menu a discesa della sezione Step 2 la voce doc.

Digita il tuo indirizzo e-mail nel campo di testo presente nella sezione Step 3 e fai click sul pulsante Convert per avviare la conversione del documento .docx in un documento .doc. Nella finestra che si apre, fai click sul pulsante OK.

La conversione del documento viene avviata. Al termine, riceverai una e-mail da Zamzar con un indirizzo Web: fai click su di esso e, nella pagina Web che si apre, sul pulsante verde Download Now per scaricare il documento in formato .doc.

MagicDisc: freeware per montare immagini ISO in Windows Vista e Windows 7 (32-bit e 64-bit)

MagicDisc

Chi era abituato ad utilizzare Daemon Tools oppure Alcohol 120% su Windows XP per simulare un’unità disco in più e per montare un’immagine ISO, passando a Windows Vista, si è ritrovato nell’impossibilità di utilizzare questi due programmi. Abbiamo trovato quindi una valida alternativa gratuita per risolvere il problema, il cui nome è MagicDisc. Si tratta di un piccolo freeware con il quale potrete montare e creare immagini ISO, nonchè lavorare su alcuni tipi di file specifici.

Durante il processo di installazione di MagicDisc vi verrà richiesta l’autorizzazione per aggiungere il driver per una nuova periferica (relativa alla simulazione della nuova unità disco): per il resto, potete procedere come per un normale software. Vediamo ora come montare un’immagine ISO:

1. Cliccare con il tasto destro sull’icona di MagicDisc, posizionata in basso a destra, vicino all’orologio di Windows;

MagicDisc - Click su icona

2. Selezionare “Virtual CD/DVD-ROM –> G: No media –> Mount” (”G:” si riferisce alla lettera assegnata all’unità disco simulata);

MagicDisc - Montare un'immagine ISO

3. Selezionare il file .iso sul proprio computer e confermare.

Per disattivare l’immagine appena caricata, seguire i passi 1 e 2, selezionando “Unmount“. Per qualsiasi esigenza, inoltre, potete:

  • cambiare la lettera da assegnare all’unità disco virtuale;
  • impostare il numero di unità disco da simulare;
  • creare un immagine da un disco inserito nel vostro drive;
  • comprimere e decomprimere immagini ISO attraverso UIF.

Non mi dilungo sulle altre funzionalità visto che l’articolo è dedicato ad una risorsa specifica di MagicDisc. Va però sottolineato che il programma è compatibile con le versioni di Windows 2000, XP, 2003, Vista e persino con Windows 7 (sia a 32-bit che a 64-bit): ovviamente, procedete al download dell’applicazione a seconda dell’ambiente Windows in cui operate.

Personalmente, ho effettuato un test su Windows Vista a 64-bit e tutto funziona alla perfezione; chi volesse provarlo sulla Beta di Windows 7 potrebbe lasciare un commento descrivendo la propria esperienza.

Link | MagicDisc

Download | Magic Disc (1,28 MB)

Download

domenica 8 febbraio 2009

Inviare SMS gratis da Internet

Non ho soldi nel cellulare, ma devo inviare un SMS! Come faccio? Semplice, collegati su Internet! Internet ti offre, infatti, una marea di strumenti per inviare SMS gratis con una manciata di click.

Devi sapere però dove collegarti e come utilizzare i servizi per inviare SMS gratis da Internet. Ecco svelato l’arcano mistero.

Quasi tutti gli operatori mobili, come TIM, offrono un certo numero di SMS gratis da inviare tramite il loro sito Internet. Per usufruirne, basta solitamente registrarsi al sito Internet del proprio operatore e inviare, tramite questo, gli SMS gratis.

Detto questo, parti dal presupposto che nulla è gratis nemmeno su Internet. Se tu non paghi qualcosa, ci sarà qualcuno che lo farà al posto tuo. Vi sono alcuni siti Internet che permettono l’invio di SMS gratis, mettendo in coda a questi dei messaggi pubblicitari. I messaggi pubblicitari servono, appunto, a coprire il costo dell’SMS gratis.

Non sempre è possibile inviare SMS gratis da questi siti Internet perché solitamente permettono di inviare un certo numero di SMS gratis al giorno: consumati gli SMS inviabili (il che accade nel giro di poche ore), gli utenti non possono più inviare SMS gratuitamente. I migliori servizi per l’invio di SMS gratuiti da Internet sono due: Skebby e FreeSMS.

L’utilizzo di Skebby è davvero semplice. Collegati sul sito Internet di Skebby e, se non sono stati esauriti gli SMS inviabili nel giorno, digita il numero di cellulare del destinatario dell’SMS nella voce Numero.

Dopo aver scritto l’SMS da inviare nel campo di testo Testo del messaggio, non ti resta che fare click sul pulsante Invia ora per inviare l’SMS gratuitamente. Facile, vero?

Altrettanto semplice è l’utilizzo di FreeSMS. Collegati su questa pagina Web, seleziona nel menu a discesa il paese di destinazione dell’SMS (Italy +39, per l’Italia) e digita il numero di cellulare nel campo di testo Destination number.

Dopo aver scritto l’SMS da inviare nel campo di testo SMS text, fai click sul pulsante Send SMS, presente al termine della pagina. Nella pagina che si apre, ricopia le lettere scritte nell’immagine e fai click sul pulsante Send now.

Se appare la voce Message succesfully sent!, il messaggio è stato correttamente inviato. Ovviamente, senza pagare un solo centesimo di euro.

Lista di 37+ siti per vedere Film Gratis in streaming, in italiano, legali e non: alcune considerazioni

In quest’ultimo periodo vanno di moda i siti dedicati ai film gratis, da visualizzare online in streaming, in italiano: alcuni, a corredo, possiedono pagine dedicate alla visualizzazione di canali TV di tutto il mondo e persino “canali” specifici, come per esempio il Grande Fratello italiano. Dopo aver ricevuto una proposta di acquisto di un sito del genere, mi sono messo all’opera ed ho effettuato varie ricerche: in questo articolo troverete un lista dei principali attori del settore, legali e non, con alcune considerazioni personali.

Prendendo spunto dalle segnalazioni dei lettori, lasciate nei commenti di alcuni articoli, ho cercato di approfondire il tema: ecco la lista che sintetizza il panorama italiano di siti che permettono di vedere film gratis in streaming:

Film Gratis in streaming - Siti Legali

Film-Gratis.it - Di proprietà di Edizioni Master S.p.a, offre un catalogo di film in streaming davvero ridotto ma in continua evoluzione; i video sono protetti con tecnologia DRM, per poterli visualizzare basta avere installato Windows Media Player sul proprio PC ed essersi registrati gratuitamente al portale.

First.tv - Sito messo online da GTI S.r.l. (Gruppo Televisivo Italiano), offre una serie di film italiani anni ‘70, un classico delle reti TV locali: giusto per intendersi, non potete perdervi “Il Brigadiere” con Lino Banfi! I film vengono visualizzati in modo corretto utilizzando Internet Explorer, con Firefox sono sorti problemi.

EuropaFilmTreasures - Sito realizzato da Lobster Films, Enki Technologies ed LVT: il catalogo comprende film in bianco e nero risalenti persino al 1896. Adatto ai veri appassionati di cinema!

Archivio Luce - Non penso abbia bisogno di presentazioni ma, per chi non lo sapesse, si tratta dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce: documentari, cinegiornali e repertori disponibili gratuitamente in streaming.

Play4Film - Talvolta permette di visualizzare film gratis in streaming altrimenti, a pagamento, è possibile effettuare il download dei titoli del loro catalogo (ho navigato nel sito per qualche minuto alla ricerca di un film gratuito ma ho trovato solo titoli a pagamento).

Film Gratis in streaming - Presumibilmente illegali

FilmGratis
http://filmgratis.myblog.it/

Coolstreaming
http://www.coolstreaming.us/blog/film-gratis-live-streaming/

ItaliaFilm
http://www.italiafilm.net/

Streaming-Serietv-Film
http://streaming-serietv-film.blogspot.com

TVdream
http://www.tvdream.net/

VedoGratis
http://www.vedogratis.com/film/?paged=1

ItaliaStreaming
http://www.italiastreaming.com/category/film/

Filmgratuiti
http://filmgratuiti.blogspot.com/2008/09/film.html

GuardaFilm
http://www.guardafilm.net/

ItalianFreeFilms
http://italianfreefilms.jimdo.com/film/

StreamNDReam
http://www.streamndream.com/node/3

IFilmissimi
http://www.ifilmissimi.com/

Giornale.fm
http://www.giornale.fm/film/

LambadaStreaming
http://www.lambdastreaming.com/

LinkStreaming
http://www.linkstreaming.com/category/films

Iutube
http://www.iutube.eu/streaming/film/film.asp

DailyWeekBlog
http://dailyweekblog.myblog.it/

Filmissimo
http://filmissimo.blogspot.com/

Tamarropazzo
http://tamarropazzo.altervista.org/wordpress/?page_id=27

Filmit
http://filmit.altervista.org/film.html

CiaoGiffoni
http://www.ciaogiffoni.it/films

FFinalSqualo Streaming
http://ffinalsqualo.altervista.org/index.php/film.html

La Videoteca
http://la-videoteca.co.cc/home/index.php/film

Film-Streaming
http://www.film-streaming.org/film/

TV-Live
http://www.tv-live.it/film/

Tantoeuntasto
http://www.tantoeuntasto.com/?page_id=237

StreamingFilm
http://www.streamingfilm.22web.net/

Neche
http://www.neche.it/

Hynco
http://www.hynco.it/STREAMINGFILM/COMMEDIA/tabid/297/Default.aspx

CercaC2asr
http://www.cercac2asr.altervista.org/index.php

Dituttoedipiublog
http://www.dituttoedipiublog.blogspot.com/2008/02/alcuni-film-in-streaming.html

Nelle liste non ho inserito:

RaiClickTv - Il sito ufficiale della RAI, dove non ci sono film ma si possono trovare le registrazioni di alcune trasmissioni TV da visualizzare in streaming; spero, un giorno, venga reso disponibile il suo archivio, gratuitamente (visto che in Italia si paga il canone da 50 anni!)

Yalp - Il portale targato Telecom nel quale si possono vedere film a pagamento, versando una piccola cifra.

Cine1.it - Questo sito è davvero particolare: richiede la registrazione, promette la visione di film carini ma sono rimasto perplesso dal giochino (nel vero senso della parola) con gli annunci pubblicitari di Google AdSense. Per poter visionare un film si arriva ad una pagina in cui “basta trovare l’annuncio fasullo cliccando sui 4 proposti” (ovviamente tutti gli annunci sono veri): una volta trovato, si aprirà la pagina dove poter visualizzare il film. Non credo si attenga al regolamento di Google AdSense e, sinceramente, in questo modo dimostra davvero poca serietà.

Alcune considerazioni

Lettera della Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva

Perché ho scritto “presumibilmente illegali“? Per rispondere riporto l’eMail che la FAPAV (Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva) sta inviando ai gestori dei siti che pubblicano sistematicamente links diretti ai film ospitati su siti come MegaVideo.com:

“Egregio Signore,

la FAPAV – Federazione Anti-Pirateria Audio-Visiva - rappresenta le principali società di produzione e distribuzione cinematografica italiane è stata informata e ha constatato che il sito internet http://xxxxxxxx rende possibile la comunicazione al pubblico di numerose opere cinematografiche di prima visione e doppiate in lingua italiana, attraverso operazioni di fruizione diretta (“streaming”).

I titoli messi a disposizione del pubblico, in tale modo, comprendono fra gli altri:

- ***

- ***

- ***

La titolarità dei diritti sulle opere cinematografiche sopra indicate appartiene o è stata concessa dai produttori - in via esclusiva - ad uno o più degli associati alla FAPAV ed essi, né singolarmente, né collettivamente, hanno mai autorizzato la comunicazione al pubblico di tali opere, a mezzo del sopra indicato indirizzo IP.

Come a Lei noto, la comunicazione al pubblico abusiva di opere cinematografiche protette attraverso la rete Internet costituisce violazione della norma di cui all’art. 16 della Legge 633 del 22 aprile 1941, come successivamente modificata ed integrata.

A tale stregua, la comunicazione al pubblico di opere cinematografiche senza il consenso dei titolari dei diritti, configura - oltre che lesione dei diritti esclusivi di utilizzazione economica spettanti ai titolari, e per ciò stesso tutelabili in sede civile, in via ordinaria od a mezzo di provvedimenti d’urgenza - anche violazione delle disposizioni penali di cui agli articoli 171 lett. a-bis) e, in taluni casi, dell’art. 171-ter n. 2 lett. a-bis) della già citata L. 633/1941.

Come a Lei noto, recenti interventi della magistratura confermano la possibilità di dare luogo al sequestro penale dei siti Internet che offrono contenuti illeciti, in base ai principi del diritto penale.

Pertanto, a mezzo della presente, vi chiediamo di cessare senza indugio le violazioni contestate e rimuovere i link relativamente a tutte le opere cinematografiche non autorizzate poste a disposizione del pubblico tramite il Suo sito.

In ogni caso, non esiti a contattare la nostra Federazione (tel. 800 864 120 oppure info [ @ ] fapav.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ), qualora aveste necessità di chiarimenti in merito.

La ringraziamo per la collaborazione in merito, rimanendo in attesa di una pronto seguito a questa nostra.

Distinti saluti

FAPAV”

C’è chi afferma che si tratta di un’eMail fasulla e attende di riceverla prima di rimuovere i links diretti a film e materiale protetto da copyright dal proprio sito: a queste persone consiglierei di andare a visionare le FAQs del sito della FAPAV, al punto numero 9, che cita:

Posso inserire nella mia pagina web dei link per dei siti che consentono di scaricare opere audiovisive?

No, anche il sistema di linking costituisce violazione della legge sul diritto d’autore, secondo le norme vigenti della più recente giurisprudenza italiana.

Regolamento di Google AdSense e programmi di affiliazione

Alcuni giorni fa ho letto un articolo interessante su AlVerde, intitolato E’ lecito guadagnare con AdSense sui siti di video straming? nel quale, l’autore, ha pubblicato le proprie considerazioni personali valutando le regole del programma di Google AdSense applicate a questo genere di siti: ne è sorta una discussione, per certi aspetti animata, in cui gli utenti si sono divisi fra chi sostiene che sia tutto corretto e, dall’altra parte, chi sostiene il contrario. Tale polemica, probabilmente, è dettata da una legislazione italiana ancora poco chiara in materia di links diretti a siti che permettono la visione (in streaming) di contenuti protetti da copyright anche se, in verità, il sito della FAPAV sembra abbastanza chiaro.

Pubblicità ingannevole

Durante le mie ricerche nel Web, indagando nel mondo dei film gratuiti online, mi sono perso in quella che si suol dire “la discarica di Internet” (o comunque, il sottoscritto, la definisce così). Numerosi i siti, ad esempio, che affermano di poter vedere film gratuiti in alta qualità semplicemente scaricando WMP (Web Media Player): tramite il link per il download, i gestori di questi siti percepiscono una commissione (per aver segnalato un programma la cui nascita è stata alquanto discutibile, perlomeno dal punto di vista della serietà). In questo caso, non metto in discussione il software, ma il modo con cui ne viene incentivato il download.

Conclusioni

Credo sia abbastanza evidente la differenza fra il numero di siti legali (5) e di siti presumibilmente illegali (31+): basta spulciare i risultati di una semplice ricerca in Google per trovarli. A chi avesse l’intenzione di aprire l’ennesimo sito di film gratuiti e TV in streaming consiglio vivamente di rivedere i propri propositi: probabilmente, i siti attualmente disponibili, saranno destinati a togliere tutti i links ai film (se va bene)! Per chi invece abbia già un sito attivo, consiglio di non attendere un’eMail istituzionale per rimuoverli: in questo modo, forse, si potrebbe evitare di dover “spiegare” i profitti maturati con la pubblicità da Google AdSense, e altri programmi di affiliazione, utilizzando (indirettamente?) contenuti protetti da copyright.

Lista di 18 software utili e gratuiti per salvaguardare la privacy e la sicurezza dei dati sul PC

Ecco un’altra comodissima lista che rappresenta le migliori soluzioni gratuite per salvaguardare la privacy e la sicurezza dei propri dati salvati sul computer: si tratta di una selezione di software che vi aiuteranno a mantenere segreti i vostri documenti, ad inviare informazioni nel Web in modo sicuro, a gestire efficientemente e in totale sicurezza le vostre passwords, a mantenere ordinati contatti, note e attività.

Crittografia File e Dischi

Gestori di passwords

  • Password Safe - Freeware, disponibile anche in versione portatile (adatto a chiavette USB), che consente di mantenere al sicuro passwords di siti Web, numeri di carte di credito, codici per l’home-banking e altri dati sensibili, tutti rigorosamente protetti con crittografia a 256-bit;
  • LastPass - Adatto alla gestione delle password di siti Web e all’inserimento automatico delle informazioni nelle form online;
  • KeePass - Un altro buon password-manager open source.

Informazioni personali - Note, contatti, etc.

  • Essential PIM - Software, disponibile sia in versione gratuita sia a pagamento, che consente gestire appuntamenti, liste di attività, note e contatti;
  • LockNote - Permette di creare delle note, nelle quali salvare passwords, numeri di telefono o quant’altro, e proteggerle tramite crittografia (non necessita di installazione).

Internet Browsers con particolari funzionalità dedicate alla privacy

  • OperaTor - Browser portatile, nato dall’unione di Opera e Tor, che consente di navigare in Internet in modo anonimo;
  • QtWeb - Altro browser portatile e sicuro;
  • SRWare Iron - Basato sul codice Chromium, ma senza i problemi legati alla sicurezza e alla privacy;
  • XB Browser - Oltre 9 milioni di downloads per questo browser finalizzato alla navigazione anonima nel Web.

Strumenti dedicati ai Proxy

  • Portable Tor - Si tratta della versione portatile di Tor, un sistema per la navigazione anonima nel Web;
  • Privoxy - Utile strumento da abbinare a Tor.

Client di Instant Messaging sicuri

  • Miranda - Client di messaggistica istantanea open source, quindi gratuito, compatibile con i sistemi operativi Microsoft Windows: supporta i principali servizi come AIM (AOL Instant Messenger), Gadu-Gadu, IAX (Inter-Asterisk Exchange), ICQ, IRC (Internet Relay Chat), Jabber, MSN, Netsend, Tlen, Yahoo e altri.
  • Pidgin - Altro client di messaggistica istantanea che supporta i protocolli AIM, Bonjour, Gadu-Gadu, Google Talk, Groupwise, ICQ, IRC, MSN, MySpaceIM, QQ, SILC, SIMPLE, Sametime, XMPP, Yahoo! e Zephyr.