giovedì 20 febbraio 2014

Rimuovere virus format.vbs

Come rimuovere manualmente il virus format.vbs che trasforma i file e le cartelle contenute nei dispositivi rimovibili (chiavette USB) in collegamenti a

C:\Windows\system32\cmd.exe /c start format.vbs&start &exit

Ho provato a rimuovere il virus con vari software:

Malwarebytes
Avast
Avg

Tutti rilevano il virus nel computer, ma non riescono a rimuoverlo completamente.

L'unico modo trovato è rimuovere la chiave di registro che si trova in:

HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run

e si chiamerà

format         REG_SZ        "C:\Users\\AppData\Local\Temp\format.vbs

Eliminando tale chiave il tutto dovrebbe risolversi. Fate comunque una scansione con l'antivirus ed eliminate i file pericolosi che eventualmente troverà nei file temporanei del pc.

Purtroppo non ho trovato una soluzione per correggere automaticamente i file modificati all'interno delle chiavette. L'unica soluzione trovata per il momento è quella di aprire i file (il collegamento darà un errore in quanto non sarà più valido il collegamento a format) e salvarli in una nuova copia. In questo modo vengono salvati con la loro vera estensione.

Se qualcuno ha una soluzione si faccia avanti! :)

sabato 24 novembre 2012

From .mkv to .avi in CentOS6

To convert from .mkv to .avi in CentOS6 use this command:


ffmpeg -i input.mkv -sameq -acodec copy output.avi

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Mount NTFS partitions on CentOS6

With a few steeps the problem is gone:

1. open the terminal window with the root account.

2. download rpmforge for centos 6 to your system:

wget http://packages.sw.be/rpmforge-release/rpmforge-release-0.5.2-2.el6.rf.x86_64.rpm

3. now install the rpmforge for centos 6:

rpm -Uvh http://packages.sw.be/rpmforge-release/rpmforge-release-0.5.2-2.el6.rf.x86_64.rpm

4. just install/update the package fuse-ntfs-3g:

# yum install fuse-ntfs-3g

5. mount your units:

# mount -a


More informations here

mercoledì 31 ottobre 2012

Groupon e io

Groupon e io: Era inizio settembre. Il mio caro vecchio iPhone 3G mi cade di tasca mentre vado in scooter. Ci passano sopra 4 macchine e da quel momento non ho più un telefono.

Pochi giorni dopo un amico in buona fede mi passa un link decisamente appetitoso, vista la mia situazione. È un link a Groupon.it. Un sito di cui ho tanto sentito parlare ma che non ho mai avuto il piacere di usare.

Il link offre un IPhone 4S a 454 euro. Un prezzo piuttosto conveniente, che giustifico pensando ad una svendita in previsione della imminente uscita dell’Iphone 5.

Decido di fidarmi. Groupon è un’azienda importante. Da anni tutti ne glorificano i prezzi pazzi facendomi puntualmente sentire un cretino. Io che non ho mai comprato un coupon in vita mia.

Sulla pagina dell’acquisto c’è un timer. Un timer che corre veloce e ti costringe a comprare subito per paura di perdere l’occasione. Ovviamente non appena il counter arriva a zero scopri che l’offerta viene prorogata di altri due giorni. Ma al momento non ci pensi.

Con 454 euro in meno sul conto ti arriva una mail in cui scopri una cosa che avresti potuto scoprire anche prima, se avessi letto bene: il prodotto verrà spedito 20 GIORNI LAVORATIVI dopo l’ordine.

Va beh, uno pensa. Non dirmi che sono diventato così nerd da non stare un mese senza whatsapp.
E così inizi a contare i giorni. Ché 20 giorni lavorativi in realtà sono 30 giorni normali.

Dopo un mese nulla accade. Cerco informazioni su internet e scopro una cosa che avrei dovuto scoprire prima: Groupon ha più clienti insoddisfatti e sul piede di guerra di un’azienda di medicinali assassini. Le segnalazioni di ritardi, inadempienze, violazioni non si riescono a contare. Terrorizzato, decido di contattare il call center (molto a pagamento) di Groupon per avere qualche data certa.

Pensando di fare del servizio civile, entro nel dettaglio di ogni telefonata. Che magari qualcuno non farà il mio stesso errore.

TELEFONATA 1 (dopo circa 30 giorni)
Faccio presente all’operatore la scadenza dei 20 giorni lavorativi. Chiedo quindi un orizzonte temporale. L’operatore mi dice che entro 7 giorni lavorativi avrei ricevuto la chiamata del corriere. Ringrazio. Mi metto ad aspettare.

TELEFONATA 2 (dopo circa 39 giorni)
Faccio presente all’operatore la tautologica scadenza della scadenza. Gli chiedo di darmi una data certa. L’operatore mi dice di non essere in grado di darmela. Presto mi verrà spedito il prodotto. In ogni caso lui aprirà una pratica in cui segnalerà il mio problema.

Gli chiedo quale sia il problema da segnalare. Voglio solo sapere quando è prevista la spedizione. L’operatore non mi sa rispondere. Ci vuole una segnalazione per avere quella risposta.

Mi tranquillizza: dopo l’apertura della pratica riceverò una risposta entro 7 giorni lavorativi.

Faccio presente all’operatore che non mi sembra una grande conquista avere una risposta entro 7 giorni. Una risposta al perché il mio prodotto, che aspetto da 39 giorni, non mi sia ancora arrivato. L’operatore utilizza la prima frase che probabilmente viene insegnata ad ogni operatore: “Lei ha ragione signore, ma questo non dipende da me”. Rispondo con lo stesso grado di banalità: “Mi faccia parlare allora con la persona da cui questo dipende”. Mi viene risposto che è tardi (le 20.00) e che i responsabili non sono in sede. Decido di richiamare il giorno successivo.

TELEFONATA 3 (dopo circa 40 giorni)
Racconto tutta la storia ad un nuovo operatore. Inizio ad avere toni un po’ più perentori. In fondo, faccio presente, loro hanno da un mese e mezzo i miei 454 euro e non si sono ancora degnati di farmi sapere qualcosa del mio iPhone 4S. L’operatore, come un automa, mi risponde le stesse cose del operatore precedente. Farà una segnalazione. Mi capisce. Non dipende da lui. Non può passarmi nessuno. Non perché non ci siano i team leader. Ma perché non è abilitato a passarmeli.

Per forzare la banalità del male, decido di passare all’attacco. Dal nulla gli chiedo: “Mi dica la verità: avete venduto più iPhone di quelli che avevate. State ricevendo una chiamata al secondo e state prendendo tempo”. Silenzio. L’operatore non ha una risposta preconfezionata. Cede: “Effettivamente c’è stato un overbooking”. Bingo. Gli dico, con grande tranquillità, che se non hanno abbastanza iPhone non hanno che da dirlo. Possono rifondermi i 454 euro e non mi lamenterò più.
L’operatore mi promette che sta segnalando tutto all’ufficio tecnico e che mi darà una risposta entro breve. Mi sembra convincente. Non ho molte alternative. Gli credo.

TELEFONATA 4 (dopo circa 43 giorni)
Non avendo ricevuto nessuna risposta chiamo nuovamente. Parlo con un’operatore più in gamba degli altri. Uno che, dopo le mie parole, ammette che effettivamente c’è un problema con gli iPhone 4S.

Ecco: saranno spediti negli ultimi giorni di novembre. Cosa?? Quindi vuol dire che devo aspettare altri 40 giorni? 70 giorni dall’inizio della vicenda? Pare di sì.
Perché non lo avete comunicato per e mail? Lo sapete che state violando i termini della vendita? Certo. Si scusano. Non dipende da loro. Faranno una segnalazione.

A quel punto mi indurisco. Di fronte alla prepotenza unilaterale divento prepotente anche io. Chiedo di parlare con il team leader. Dico che monterò un casino. Dico che voglio risposte chiare e non intendo aspettare 70 giorni per un telefono che mi doveva essere spedito dopo 30. Il ragazzo sembra spiazzato. Mi tiene in attesa. Mi faccio i complimenti da solo, il bluff ha funzionato. Dopo alcuni minuti mi dicono che il team leader ha deciso di far partire una procedura di urgenza. Mi sento quasi in colpa e cerco di recuperare dicendo: “dovreste darla a tutti quelli che hanno comprato il telefono, non solo a me”. Mi viene detto che in poche ore tutto si risolverà.

Effettivamente dopo alcuni minuti mi arriva la prima mail da Groupon dopo quella di conferma di acquisto. Mi viene inviata da tale Paolo, che mi scrive

“In merito alla sua richiesta la informiamo che le spedizioni saranno effettuate dopo circa 20 giorni lavorativi dall’ordine; pertanto il prodotto (il cui ordine risulta correttamente inserito ed è già in mano all’ufficio competente) sarà in spedizione a breve.
La informiamo inoltre che abbiamo provveduto a sollecitare con carattere d’urgenza la spedizione del prodotto.”

Io non so cosa avreste pensato voi, ma io ho pensato che nel giro di qualche giorno avrei avuto finalmente il mio Iphone 4S. Ovviamente non è andata così.

TELEFONATA 5 (dopo circa 48 giorni)
Passano 5 giorni. Forte della mail di Paolo, chiamo nuovamente il servizio clienti. Mi risponde un certo F. Che ovviamente non vede traccia della mia segnalazione, del carattere di urgenza e della spedìzione a breve. Mi dice (questa l’ho già sentita) che farà una segnalazione e che mi verrà risposto in 7 giorni lavorativi. Dopo 5 telefonate inizio a capire il trucchetto. Lo espongo candidamente a F. e gli dico: “Queste segnalazioni non le legge nessuno, vero? Sono solo un modo per scaricare il barile e guadagnare tempo”. Risposta: “Lo ha detto lei, non l’ho detto io”. Olé.
Ad un certo punto una domanda strana: “Ma lei di che colore ha scelto l’Iphone?”. Io: “Bianco” (che poi lo volevo nero!). Pausa. Io: “Ma perché?”. Lui: “Per informazione”. Attacco: “Ma è vero che gli iPhone verranno spediti solo a fine novembre?”. Panico. “Chi glielo ha detto?”. “Un suo collega”. Silenzio. F. risponde che effettivamente sugli iPhone bianchi c’è da aspettare fine novembre.

Alzo un po’ i toni, pur evitando di prendermela direttamente con il povero F. Lui erge il muro di gomma che è stato addestrato ad alzare. Capisce la mia posizione. Non può fare niente. Non può passarmi nessuno. I suoi capi non prendono le telefonate. Non ha date e informazioni. Mi promette però che entro 7 giorni avrò una risposta e che in ogni caso a fine novembre avrò il telefono.

Gli chiedo di metterlo per iscritto. Di mandare una mail. Di darmi qualche dato concreto in mano. Mi dice che farà una segnalazione. Gli faccio notare l’incongruenza di quello che dice. La falsità di quello che dice. La diabolica e disarmante semplicità della ruota da criceto in cui mi hanno infilato. F. capisce. F. non può fare niente. F. farà una segnalazione.

Sono disarmato. Improvvisamente vorrei non avere abbandonato Giurisprudenza dopo un esame. O il corso di judo dopo la lezione di prova.

Un mio collega mi dice: “La mia ragazza ha visto un Galaxy SII su Groupon.it a un prezzo pazzesco, lo sta per comprare”. Ecco che mi ricordo di avere un blog sul Post. Ecco che trovo finalmente un senso alla mia vita. Oggi.

Probabilmente non avrò mai più un iPhone e non vedrò mai più i miei soldi indietro.

Ma almeno avrò salvato una vita.

giovedì 4 ottobre 2012

LA DURA VITA DI UN FREELANCE

Copio e incollo dalla bacheca di Ines Della Valle, giornalista freelance attualmente in Egitto.

La Stampa: il caporedattore legge la mia proposta di un'inchiesta su cui ho lavorato in Egitto. Mi dice che è interessante e che vuole un pezzo di 2 pagine e mezzo circa, da pubblicare un weekend di questi. Gli dico ok, ma posso sapere quale compenso prevedete per lavori di questo tipo? Mi risponde "prima fammi vedere il pezzo poi ne parliamo". Gli scrivo l'articolo, mi dice che va benissimo che l
a storia funziona e vuole anche delle fotografie, gli mando circa una 30ina di foto. Mi dice "scusa sai, ma per adesso il pezzo non può essere passato (era il periodo delle rivolte antiamericane per il film su Maometto)". Gli dico ok, capisco, ma intanto mi può dire quanto mi paga? Così intanto emetto fattura...Mi dice (copio incollo) "Finchè il pezzo non viene pubblicato non puoi essere pagata, sorry". Sparisce.
Dopo un mese circa gli scrivo per avere notizie e questa, testuali parole, è stata la sua risposta:

"Cara Ines,
tempo proprio che non uscirà, nonostante per me andasse bene...
sorry
cg"

SORRY

Per tanti miei colleghi freelance questa non sarà una novità, e non lo è neanche per me, ma ogni volta che succede una cosa del genere mi chiedo come sia possibile che ancora non esista una ca....o di legge o regola che ci tuteli da sta gente....com'è possibile???




Qui il sito di Ines http://www.inesdellavalle.com/

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mercoledì 13 giugno 2012

ONLINE CONVERTER FROM PDF TO DOC, PPT, XLS

Volentieri pubblico il suggerimento di una lettrice, che mi ha scritto queste righe per posta:


Hello Irene, Having visited your blog Pas Pasa Pan, I noticed that you mention online file converters. In line with that, I wanted to bring your attention to our free online PDF Converter. It has the ability to create PDFs from virtually any document format or convert PDF documents to Word, Excel and PowerPoint. Its main features include: · 100% free · Safe and easy to use · Unlimited number of conversions · Hassle-free: no need to buy or install anything on your computer · Fast and accurate conversion results You can learn more and test it here:http://www.pdfconverter.com/free-pdf-conversion-online/ I hope that you will find the time to check it out and review it, or otherwise mention it on your blog. Your users will surely find it handy. I look forward to your feedback or any questions that you may have! Best regards, Cindy


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sabato 21 aprile 2012

Installare Virtualbox su Centos 6

Ad oggi, 21 aprile 2012, queste sono le istruzioni che ho seguito io per installare correttamente Virtualbox versione 4.1.12 su Centos 6.


1. Entrare in un terminale come root user
su


2. Installare i repo dei files RHEL/CentOS
cd /etc/yum.repos.d/
wget http://download.virtualbox.org/virtualbox/rpm/rhel/virtualbox.repo


3. Fare l'update degli ultimi pacchetti
yum update


4. Installare i seguenti pacchetti
rpm -Uvh http://download.fedoraproject.org/pub/epel/6/i386/epel-release-6-5.noarch.rpm
 yum install binutils gcc make patch libgomp glibc-headers glibc-devel kernel-headers kernel-devel dkms
 yum install binutils gcc make patch libgomp glibc-headers glibc-devel kernel-headers kernel-PAE-devel dkms


5. Installa l'ultima versione di Virtualbox o scaricando dal sito la versione per Centos5 oppure con il comando
yum install virtualbox


6. Dare il comando
/etc/init.d/vboxdrv setup




Adesso virtualbox dovrebbe funzionare correttamente... per installare gli strumenti aggiuntivi scaricare da qui il file e lanciarlo (verrà aperto da virtualbox)