Se il nome “Linux” è chiaramente scaturito da quello del suo inventore Linus Torvalds, non è altrettanto facile capire come sono nati brand celeberrimi come Asus Computers, Blackberry, Bluetooth, Hulu, Tivo, Wikipedia e Wii.
Cominciamo da Asus: la compagnia taiwanese ha pescato nella mitologia greca per battezzarsi ed ha scelto il cavallo alato Pegaso (Pegasus), ma per essere visibile prima delle altre negli elenchi, spesso in ordine alfabetico, sono state tolte le prime tre lettere, dando vita al nome che tutti conosciamo. BlackBerry invece ha rischiato di essere conosciuto come Leapfrog (cavallina) perchè scavalcava gli altri telefoni o Strawberry (fragola) per via dei tasti che ricordavano i semi di fragola, ma “straw-” non piaceva come suono e si optò per un altro frutto, la mora (Blackberry appunto).
Il nome Bluetooth invece ha origini nobili, anzi regali, perchè è il soprannome del re danese Harald I “Blatand” (Araldo I detto “dente blu”), che unì in una sola nazione Norvegia, Svezie e Danimarca; allo stesso modo, gli sviluppatori della tecnologia volevano trovare un modo unico di far comunicare vari dispositivi.
Jimmy Wales ha invece deciso il nome per l’enciclopedia online più consultata al mondo combinando un prefisso ed un suffisso: mentre il secondo, -pedia, è di lapalissiane origini, il primo, Wiki-, non deriva dal motto What I Know Is (cioè “quello che so è”) bensì da una parola hawaiana che significa “veloce”; fu adottata nel 1994 da Ward Cunningham per un software da lui scritto per velocizzare la comunicazione e l’interazione tra programmatori e da allora è identifica software o siti strutturati per essere modificati dagli utenti (Cunningham l’aveva scoperta grazie ad un taxi veloce che si chiamava Wiki Wiki Shuttle) .
Nintendo ha battezzato Wii la sua consolle rivoluzionaria sulla base di una ricerca ed uno studio decisamente migliori di quelli usati per Hulu: la parola Wii infatti si pronuncia come “we” cioè noi in inglese, il che rende bene l’idea della socialità del gioco, inoltre non ha traduzioni in alcuna lingua ed il logo, con le due “i” accanto, fa pensare a due persone l’una accanto all’altra.
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