martedì 28 ottobre 2008

Antagonisti livornesi: "No al decreto 133, protesta da sostenere e da allargare"

via_cairoli_2.jpgFinalmente si torna nelle piazze di questa Italia assopita e ci si torna grazie alla consapevolezza da parte di una larga parte di cittadinanza che l'istruzione è un tassello fondamentale per il benessere e la libertà di una società.

Finalmente si è capito che una scuola pubblica parcheggio come quella che vuole il governo è inutile e dannosa e serve solo per spalancare le porte alle scuole private finanziate dal potere e ad esso asservite.

Finalmente si è capito che un'università dipendente dagli sponsor è una università schiava dei finanziamenti privati e delle loro imposizioni culturali e didattiche.

Finalmente si è capito che l'istruzione che vuole il sistema liberista è l'eccellenza per pochi e il niente per quasi tutti con il fine di selezionare alla fonte classe dirigente e popolo manodopera.

Anche nella nostra città sta rinascendo prepotentemente un movimento studentesco come non si vedeva da anni, maturo, cosciente e determinato nella lotta. Gli 8000 di lunedì 20 ottobre sono uno spettacolo che ci eravamo scordati.
Per questo pensiamo che questa battaglia contro la legge 133 vada sostenuta e vada allargata e legata anche a tutte quelle paventate riforme (sul diritto di sciopero e sui contratti nazionali) che andrebbero a colpire l'altra faccia della libertà popolare conquistata con le lotte: i diritti sul lavoro.

Non facciamoci intimidire dalle minacce poliziesche di Berlusconi, il suo unico esercito sono i milioni d'italiani moribondi sui divani, i suoi unici carrarmati sono le reti Rai e Mediaset. Chi sta in piazza deve starci con l'orgoglio dei vivi, contro l'apatia dei moribondi e con la consapevolezza che senza sacrifici le lotte non si vincono.

Non facciamoci incantare dal Pd che offre la sponda strumentalmente a questi movimenti ma che nel proprio Dna condivide l'impostazione privatistica e liberista dell'istruzione. Tratteranno l'entità dei tagli, non certo la struttura della riforma nel suo significato più profondo.

Se la lotta continuerà tenteranno di criminalizzare chi vorrà andare avanti ma la giustezza di questa lotta non dovrà far dubitare nessuno.

Ora o mai più

Movimento Antagonista Livornese

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