Per quanto possa sembrare complicato per chi muove i primi passi un Filesystem non è nient’altro che il metodo con la quale vengono organizzati e salvati i file nei nostri dispositivi, siano essi hard disk, penne usb, schede flash, memorie rimovibili etc etc. In parole povere il filesystem è un traduttore, un interprete di dati, oppure potrebbe essere paragonato ad un bibliotecario attento a catalogare e disporre i suoi libri nel migliore dei modi o, meglio, al massimo delle proprie capacità.
E’ chiaro che la scelta del filesystem a questo punto assume una grande importanza e, la scelta, molte volte dipenderà dall’uso che vorremo fare del dispositivo in questione.
Quanti filesystem esistono?
Ce ne sono molti e, sicuramente, molti ormai sono passati, non sono in uso e molti ancora io non li conosco ma i più importanti usati e conosciuti sono:
Filesystem di casa Microsoft: Fat e Ntfs
Fat : Lo sconsiglio in modo assoluto. Fat è preda di frammentazioni file estreme, ha dei limiti incredibili. Avete mai notato che nella vostra penna usb non potete mettere un file unico che superi i 4gb anche se la vostra penna è capiente il doppio? No, fate una prova. Questi limiti e pecche sono da imputare alla vecchiaia, Fat infatti è uno dei bibliotecari più vecchi in assoluto e tutte le sue versioni più recenti di certo non sono migliori. Basti pensare che Fat ha visto la luce nel 1980, Fat16 nel 1987,
L’unico vantaggio di FAT è la sua diffusione e compatibilità con praticamente tutti i sistemi operativi. Un tempo FAT veniva usata come partizione condivisa tra Linux e Windows, ad oggi conviene di gran lunga usare NTFS visto che Linux lo supporta in modo eccellente.
Ntfs: Filesystem più recente di casa Microsoft, soffre meno la frammentazione e da XP in poi ha anche il Journaling. Sicuramente è migliore di Fat ma è comunque un Bibliotecario discreto, io non lo assumerei o meglio gli farei un contratto come aiutante. Consiglio una partizione Ntfs solo per passare file da un OS ad un altro se usate un Doppio Boot.
File System di casa Apple: Mfs, Hfs, Hfs+
I filesystem di casa Apple se mi consentite non verranno neanche trattati, nominarli è già tanto. La maggior parte di noi non li userà mai a meno che non decidiate un giorno di uccidere il vostro spirito libero rinchiudendovi nella gabbia più stretta dello Zoo Mac. Basta sapere che il primo filesystem Mac è stato Mfs, il secondo Hfs e per terzo e ultimo Hfs+ un’evoluzione del precedente.
File system di livello supportati in toto da Linux
Ext2
Supportato da tutti i sistemi operativi open. Il suo vantaggio è l’assoluta assenza di frammentazioni file in quanto, in fase di scrittura, cerca di utilizzare blocchi adiacenti deframmentando al minimo.
Quindi la noiosissima operazione di deframmentazione dei sistemi Windows su Linux è quasi da dimenticare. Estremamente affidabile ma non presente il Journaling.
Scheda Ext2
Nome completo: Second extended file system
Data di introduzione: Gennaio 1993
Dimensione massima singolo file: 2Tib
Journaling: Non presente
Dimensione Massima nome file: 255 caratteri
Diffusione: Molto Alta
Utilizzo migliore: Partizione di Boot (/boot)
Ext3
E’ l’evoluzione del file system Ext2, è stato introdotto nel 2001. Molto più performante del suo predecessore ha introdotto il Journaling, un sistema di protezione dati che analizzeremo a fondo articolo. Ha tutti i vantaggi di Ext2 e ancora di più. Unica pecca il fatto che risulta leggermente più lento di Ext2 a favore però di molta più sicurezza nella protezione dati. In ogni caso Ext3 tra tutti i filesystem esaminati risulata essere il più stabile e sicuro ma di certo non il più veloce.
Scheda Ext3
Nome completo: Third extended file system
Data di introduzione: Novembre 2001
Dimensione massima singolo file: 2Tib
Journaling: Presente
Dimensione Massima nome file: 255 byte
Diffusione: Molto Alta
Utilizzo migliore: /root o dove si desidera grande sicurezza e compatibilità
JFS
Non differisce dagli altri filesystem esaminati ma è ideale per Server, non lo consiglio su Desktop e quindi inutile parlarne. Bastai sapere che esiste eh eh.
Scheda JFS
Nome completo: Journaled File System
Data di introduzione: 2001 (in Linux)
Dimensione massima singolo file: 16TB
Journaling: Presente
Dimensione Massima nome file: 255 caratteri
Diffusione: Media
Utilizzo migliore: Ambiente Server
REISERFS
Sviluppato da Hans Reiser che ora ha parecchi guai legali per un’accusa di omicidio rivelatasi fondata. ReiserFs è un ottimo filesystem e fino a poco tempo fa molto usato. Dopo le questioni legali di Reiser però una larga fascia della comunità che ci girava intorno ha preferito andare altrove. ReiserFs ha un successore in Reiser4 ma anche questo progetto è in dubbio. ReiserFs è fenomenale nella gestione dei piccoli file e quindi fantastico nella gestione della partizione di root anche se pecca di un po’ in affidabilità ma niente di estremamente pericoloso, anzi a dire il vero è considerato da molti estremamente affidabile. ReiserFS ha un ottimo Journaling e peccato davvero per le vicende che hanno coinvolto il suo creatore. Opensuse lo ha usato per molto tempo come Filesystem di default per la partizione root ma, adesso, anche lei lo ha abbandonato.
Scheda ReiserFS
Nome completo: ReiserFS
Data di introduzione: 2001
Dimensione massima singolo file: 4Tib
Journaling: Presente
Dimensione Massima nome file: 3976 bytes
Diffusione: Molto Alta
Utilizzo migliore: /root
Xfs
E’ il filesystem medio per eccellenza, nel senso che non si esalta in nessun campo ma è ottimo in tutti. E’ sicuro, è veloce, è stabile. E’ fantastico nella gestione dei file più grandi di 500mb, ottimo dunque per partizione di file di grandi dimensioni come film, immagini iso o quant’altro e se la cava bene anche con i file piccolini. Xfs è anche il filesystem che stressa meno la nostra Cpu.
Scheda XFS
Nome completo: XFS
Data di introduzione: 1994
Dimensione massima singolo file: 8 Exabyte
Journaling: Presente
Dimensione Massima nome file: 3976 bytes
Diffusione: Alta
Utilizzo migliore: Partizione dati con file molto grandi
Cosa è il Journaling?
E’ un sistema di protezione dati, ne preserva l’integrità. Se per esempio mentre state scrivendo un file se na va la luce o vi è un calo di tensione o arrestate il sistema inavvertitamente non vi saranno danni in quanto il Journaling lavora attraverso dei file di log. Insomma col Journaling si va tranquilli. Non protegge dai fulmini però eh eh.
In sintesi
Ext2: stabile, veloce ma privo di Journaling, utile per partizione di boot dove non serve scrivere ma solo leggere
Ext3: Il più sicuro, estremamente stabile ma un po’ lento sia con file grandi che piccoli
Jfs: utile in ambiente server
ReiserFs: Il re della gestione dei piccoli File, utile nella gestione della partizione Root. Le recenti vicende del suo creatore però ne compromettono il futuro
XFS: Il re dei grandi file, fantastico come partizione dati per file di grandi dimensioni.
Al solito come avete potuto notare non ci siamo persi in chiacchiere. Abbiamo analizzato i vari filesystem solo per quanto riguarda i reali vantaggi e svantaggi senza discutere sul loro funzionamento, sui blocchi e senza analizzare variabili che all’utente medio non interessano.
Vi lascio con la configurazione che alla luce di questi dati risulta migliore:
Configurazione
Boot - 100mb - Ext2
Root - 10gb - Ext3\ReiserFS
Home – Quanto spazio si vuole – Ext3\ReiserFS
Dati – Quanto spazio si vuole – Ext3\XFS
E’ chiaro che se avete installato anche Windows sul vostro Pc è utile tenere una partizione Ntfs.
A presto.
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