“Gli alunni delle nostre scuole dovranno accettare i nostri simboli religiosi e indossare degli opportuni grembiulini.”
(vedi foto)
(vedi foto)
Dopo le classi separate per bambini negr…ehm, immigrati, un’altra proposta illuminata e progressista, per combattere la piaga dell’emarginazione sociale: Bagni separati per bianchi e neri.
Iniziativa indispensabile, spiegano dai banchi della Lega, non tanto per motivi igienici, quanto perché spesso molti immigrati sfoggiano una FAVA di dimensioni superiori alle normative europee, umiliando i comuni uccelli italiani e creando invidie e tensioni sociali che, in un paese moderno come il nostro, non possono assolutamente essere accettate.
Logicamente quella delle classi e dei bagni separati è soltanto un’iniziativa sperimentale che se, come pensano al governo, dovesse avere successo vedrà un seguito di altre mozioni già pronte ad essere votate in parlamento. Ad esempio quella dei posti riservati sui mezzi pubblici riservati agli immigrati (nei carri bestiame), quella dei tavoli al ristorante solo per immigrati, quella del numero di matricola tatuato sul polso e altre belle iniziative a sostegno dell’integrazione e della lotta all’emarginazione.
A difesa di questa sua bella iniziativa, il capogruppo della Leganorde, ha dichiarato: “Intanto proviamo, poi se va male siamo sempre pronti, tra 50 anni, a rinnegare le nostre leggi, comì come i fascisti di oggi hanno rinnegato le leggi razziali del Duce”
Dunque classi separate a scuola, per italiani e immigrati. Proposta giusta e illuminante che ci trova pienamente d’accordo!
A quanti (pochissimi, in verità) si sono domandati, non senza una punta di polemica, se questo non fosse uno schifoso provvedimento razzista degno dell’America del KKK, noi rispondiamo che anzi, la proposta mira a difendere i diritti di apprendimento e le sensibilità di quegli alunni più sfortunati di altri che hanno avuto la disgrazia di avere i genitori leghisti, riservando loro delle classi speciali per favorirne l’apprendimento della lingua italiana e dei princìpi della Costituzione.
Nessun commento:
Posta un commento