martedì 23 settembre 2008

Rhythmbox: un perfetto media player per Gnome


In questo articolo vi presentiamo un media player più che valido da utilizzare in ambiente Gnome. In particolare, stiamo parlando di Rhythmbox, un’applicazione che riesce a competere con il tanto amato Amarok in ambiente KDE. DI fatto, molti utenti che utilizzano il desktop enviroment Gnome lamentano spesso il fatto di non possedere un media player come Amarok. Niente paura, esistono diverse alternative altrettanto valide e tra queste appunto Rhythmbox. Si tratta dunque di un programma per la gestione della nostra musica che nasce seguendo come ispirazione iTunes di Apple.

Naturalmente il software è free ed è stato progettato appositamente per funzionare su Gnome. L’applicazione ha visto la luce per la prima volta nel 2001 ad opera di Bastien Nocera e ha cominciato a riscuotere interesse sin dal principio proprio per la somiglianza con iTunes, allora ai primi albori.

Presto Rhythmbox è divenuto un progetto abbastanza promettente da essere accettato e accolto all’interno di Gnome.org dove ha cominciato ad essere ospitato a partire dal 2003. A partire da quella data Jorn Baayen ha preso le redini della situazione e ha iniziato ad occuparsi dello sviluppo del progetto. In particolare, si è occupato della riscrittura dell’intero programma basandosi sul principio KISS (Keep It Simple Stupid) tanto amato da Gnome.

Dopo gli iniziali scontri e disaccordi, anche Walters ha iniziato ad occuparsi del progetto. Come ben vedete a piccoli passi Rhythmbox è cresciuto sempre di più e continua a migliorare.

Per quanto riguarda l’installazione, è molto semplice, basta semplicemente lanciare il comando dalla shell:

sudo zypper in rhythmbox

e il gioco è fatto. Quando il programma verrà lanciato per la prima volta, si aprirà una finestra di wizard semplice e veloce per la configurazione del programma. Terminata la personalizzazione del programma, l’applicazione verrà lanciata normalmente con le nostre canzoni. Naturalmente è possibile ordinare la playlist a seconda dell’album, dell’artista, ecc.

Quando si decide di ascoltare per la prima volta un codec "no-free" come per esempio un MP3, Rhythmbox ci chiederà se vogliamo installare GStreamer Ugly o GStreamer ffmpeg. Dopo il controllo dei codec appropriati, il software verrà installato automaticamente.

Per quanto riguarda l’interfaccia grafica, il programma dovrebbe risultare familiare a tutti gli utenti che abbiano mai utilizzato iTunes ma anche per chi non l’abbia usato in precedenza, Rythmbox è facile da usare per tutti. Inoltre, esistono 2 opzioni per l’ascolto della musica ed in particolare o attraverso la libreria iTunes-style oppure ancora la cosiddetta XMMS-style play queue. Attraverso la libreria iTunes-style, basta semplicemente cliccare 2 volte su una delle canzoni della lista per ascoltarla e una volta terminata si passerà subito a quella successiva. Per quanto riguarda invece il cosiddetto "XMMS-style", occorrerà trascinare le varie canzoni nella lista ed il gioco è fatto.

Rhythmbox ci permette, inoltre, di creare le nostre playlist in modo estremamente semplice, è addirittura possibile crearle automaticamente attraverso il tag ID3. Se siete amanti di podcasts, l’applicazione in questione è un ottimo client.

Naturalmente Rhythmbox supporta iPods, MTP player e dispositivi USB. I primi due non sono disponibili di default ma si possono attivare facilmente.

Esistono 2 metodi per ottenere nuova musica dalla rete: Magnatune e Jamendo. Occorre solamente installare i rispettivi plugin ed il gioco è fatto. E’ chiaro che è anche possibile ascoltare la radio. In particolare esistono 2 plugin che ci permettono di fare ciò: FM Radio e Last.fm.

Naturalmente Rhythmbox ci offre molto altro ancora e proprio per tutte le caratteristiche elencate e quelle a cui invece non abbiamo accennato, l’applicazione risulta più che completa. E’ per questa ragione che gli utenti di Gnome possono sentirsi pienamente soddisfatti.

Alcuni Screenshot.

Per maggiori informazioni a riguardo e per il download, consultare il sito ufficiale.

Questa è invece la fonte del nostro articolo.

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