lunedì 29 settembre 2008

UN "SAMBA" NEL SERVER!


Mi sono ritrovato tra le mani un vecchio Pentium 2 e mi sono detto, quasi quasi gli monto su un serverino e vediamo se funge ancora. Non sapevo se utilizzare la solida Debian o provare Ubuntu server.
La scelta è ricaduta su quest'ultima, perchè usare una Debian per questo scopo mi è sembrata "sprecata".
Poi con Samba vedremo di condividere qualcosina con windows. Allora, scaricate Ubuntu server e installatelo.
L'installazione fila liscia e la rete verrà configurata automaticamente con il DHCP.
In seguito però cambieremo a favore di indirizzi statici.

Procediamo.

Installiamo ssh in modo da loggarci in modo sicuro sul server:

1- apt-get install ssh openssh-server

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Da questo momento, se volete, staccate Monitor e altro che non vi serve, così cominciate a entrare "nella parte". Loggatevi da un alro pc collegato nella vostra rete con


1- ssh nomeutente@192.168.1.XXX <--indirizzo server

e impartite tutti i comandi da lì.
Per non usare sempre "sudo", abilitate e loggatevi come root

1- sudo passwd root

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Facciamo un bel upgrade al sistema con questi comandi:

1- apt-get update
2- apt-get upgrade


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Iniziamo con la configurazione di rete.

1- nano /etc/network/interfaces

fate diventare il tutto qualcosa di simile ovviamente cambiando i parametri con quelli della vostra rete.

# This file describes the network interfaces available on your system
# and how to activate them. For more information, see interfaces(5).
# The loopback network interface
auto lo
iface lo inet loopback
# The primary network interface
auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.xxx
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.xxx

2- /etc/init.d/networking restart

riavviamo la rete

3- nano /etc/hosts

modifichiamo il tutto in modo che assomigli a questo sostituendo la seconda riga con IP del server e nome dello stesso, il resto non lo toccate.

127.0.0.1 localhost.localdomain localhost
192.168.1.xxx nomeserver.quellochevuoi.com nomeserver

# The following lines are desirable for IPv6 capable hosts
::1 ip6-localhost ip6-loopback
fe00::0 ip6-localnet
fa02::1 ip6-allnodes
ff02::2 ip6-allrouters
fw02::3 ip6-allhosts#

4- sostituire/inserire /etc/hostname con nomeserver.quellochevuoi.com

5- /etc/init.d/hostname.sh

questo script imposta il nome contenuto in /etc/hostname al boot

Controllate che in hostname sia tutto a posto e terminiamo questa fase.

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Creeremo adesso una directory per le prove

1- mkdir /home/dati

2- chmod 777 /home/dati

3- mount /dev/sda /home/dati

Per non fare sempre la stessa operazione editate /etc/fstab

1- nano /etc/fstab

aggiungendo questo o quello che si avvicina alle vostre esigenze

/dev/sda /media/dati ext3 defaults 0 0

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Scarichiamo Samba e altri pacchetti che possono servire:

1- apt-get install samba smbclient smbfs samba-common winbind cupsys-common ntp ntpdate

Spostate in un altro posto il file /etc/samba/smb.conf e cambiatelo con questo o quello che è più vicino alle vostre esigenze:

[global]
workgroup = CASA
netbiosname = nomeserver
server string = File Server Linux
security = USER
smb passwd file = /etc/samba/smbpasswd
encrypt passwords = YES

[disco pubblico]
comment = Partizione Pubblica
path = /home/dati
public = yes
writable = yes
create mask = 0777
directory mask = 0777
force user = nobody
force group = no group

Riavviate samba con:

1- /etc/init.d/samba restart

Aggiungete un utente samba con il seguente comando ricordando che deve essere un utente presente nel sistema, quindi assegnategli una password:

1- smbpasswd -a ramses

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Un bel
1- shutdown -r now

e riavviamo il tutto.

Finito.

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In risorse di Windows e in quelle di Linux dovreste trovare la cartella condivisa e cominciare a fare le vostre prove.
Occhio che il gruppo di lavoro sia lo stesso e date i permessi necessari agli utenti eventualmente.
Questa mini guida pone alcune basi all'utilizzo di un server, poca roba ma utile per iniziare a capire il funzionamento.

Ho testato il tutto con un client Vista e uno Linux. Con Vista a volte mi ha dato problemi di visibilità, mentre con Linux tutto ok.

Ovviamente tutto e personalizzabile. Possono esserci degli errori, ma spero mi perdonerete, considerando che non è proprio "mini" come guida.

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